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I Film



CANNES 2016: NERUDA
di Pablo Larrain, con Gael Garcia Bernal, Luis Gnecco, Alfredo Castro, Antonia Zegers e Pablo Derqui.
ARGENTINA, CILE, SPAGNA e FRANCIA 2016

Presentato alla Quinzaine des Réalisateurs, “Neruda” rappresenta l’ennesima conferma della maturità raggiunta dal cineasta cileno Pablo Larrain nei suoi ultimi (ottimi) lavori, tra cui “El Club” .

Neruda è il racconto della fuga (dal regime) dello scrittore Premio Nobel per la letteratura Pablo Neruda. Ambientato nel Cile di fine anni ’40, cioè in piena Guerra Fredda, il film descrive con estremo coraggio e incredibile umanità la storia di uno dei più grandi personaggi cileni di sempre, e Larrain è magistrale nel riuscire ad equilibrare politica, poesia, dramma storico-culturale e forza del mezzo cinematografico, dosando i generi e regalando un’incredibile dimostrazione di come si possa realizzare un film biografico senza scadere nella banalità e nella “riverenza” verso il personaggio al centro della trama. Questo anche per merito dei due attori protagonisti, Luis Gnecco e Gael Garcia Bernal, perfettamente a loro agio in ruoli complicati e scomodi .

Appassionandomi alla pellicola di Larrain mi sono tornati alla memoria i locos, uno dei pochi piatti cileni che ho avuto la fortuna di assaggiare. I locos sono delle capesante giganti che vengono bollite e servite insieme a insalata e patate lesse. Si tratta di un piatto molto semplice ma estremamente gustoso che oltre al nome – che richiama la follia e quindi anche il coraggio avuto da Neruda – ricorda l’esuberanza dei protagonisti del film perché si tratta di una pietanza dal gusto estremamente vivace. La sua consistenza morbida, invece, riporta la mente alla poesia di Neruda, che attraversa con la sua delicata profondità molte scene del film .

Davide Sica


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