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I Film



VENEZIA 2012
: Acciaio
di Stefano Mordini, con Michele Riondino, Vittoria Puccini, Matilde Giannini, Anna Bellezza. ITALIA 2012

Il suo film precedente, “Provincia meccanica”, era malamente retorico, e pure saturo della voglia di mostrarsi bravo e capace, mentre questo ultimo lavoro di Stefano Mordini, ”Acciaio”, è l’opposto: a parte l’inizio in cui c’è qualche morbosità di troppo, la pellicola trova poi una sua via poetica, con un sapiente uso delle musiche, delle interpretazioni “sentite” (tutte, comprese quelle delle due ragazzine esordienti) e una fotografia che parla più delle parole. Così che il film mi sembra pure sincero, evviva.

Il punto di partenza non era semplice, essendo un romanzo (omonimo) persino di successo, dell’esordiente Silvia Avallone; la pagina scritta, tuttavia, riesce a materializzarsi bene attraverso le visioni di tutta una serie di giovani e giovanissimi che sembrano essere schiacciati da un’altra provincia (Piombino) e dalla sua acciaieria, che parrebbe succhiar via il futuro come fosse la miniera dentro un film inglese. Tutto questo genera confusioni anche nei rapporti: tra fratello e sorella, tra padre e figli, fra due amiche adolescenti, tra un ragazzo e una ragazza che lavorano in fabbrica con ruoli diversi. Così che quando li si “mastica”, questi rapporti e le rispettive vite, non si capisce bene che gusto abbiano e quale consistenza.

È per questo che il film mi pare un calamaro alla griglia, un piatto che a ogni morso sembra cambiare. Un po’ si percepisce il sapore del sale e del mare, cioè della vita, un po’ si sente il bruciato della piastra, come i protagonisti quando si vedono già al capolinea dello loro giovani esistenze; un po’ la consistenza sembra morbida, a rimarcare le atmosfere sensuali del film, un po’ si fa dura come l’acciaio, perché la realtà fuori non lascia spazio...

Marco Lombardi


Potiche