I Film
VENEZIA 2013: Si alza il vento
di Hayao Miyazaky. Giappone 2013
Oramai, soltanto a nominarlo, Hayao Miyazaky finisce per suscitare larghi sorrisi di beatitudine in tutti gli appassionati di animazione, e non solo. Tuttavia la sua ultima fatica, “Si alza il vento”, presentata in concorso al festival, si discosta non poco dai paradigmi classici della sua opera. Questa volta, infatti, fantasia, levità e poesia sono messe al servizio di una storia spessa, a tratti cupa e intrisa di realismo perché ispirata a un personaggio realmente esistito: l’ingegnere aereonautico Jiro Horikoshi che progettò il Mitsubishi A6M Zero, il velivolo più veloce della Seconda Guerra Mondiale. In più Miyazaky dona al suo protagonista tutto l’afflato poetico dello scrittore novecentesco Tatsuo Hori (suo il romanzo che ha ispirato l’intero film) e ne fa un eroe epico e malinconico, alle prese con i sogni e le frustrazioni personali, con l’amore e con i grandi avvenimenti della sua epoca: il terremoto del Kanto del 1923, la Grande Depressione, l’entrata in guerra del Giappone.
Un film dunque in cui leggerezza e pesantezza tentano di convivere senza però compenetrarsi come accade all’assaggio di un nigiri di tonno rosso, dove la carne del tonno - fibrosa, rossa, asciutta - richiama il sapore ferroso e le venature cruente di una guerra, come quella del ’39/’45, combattuta anche grazie alle velleità avveniristiche dell’industria siderurgica militare di Stato. Nell’affrontare le avversità della vita, più volte vissute come un implacabile levarsi del vento, Jiro trova sollievo nell’amore per la fragile Nahoko. Così, la dolcezza e la leggerezza del riso, reso in quenelle, finisce per compensare la ponderosa turgidità del tonno e, quasi per paradosso, finisce per sostenerla.
Daniela Dioguardi