I Film
VENEZIA 2013: L'Intrepido
di Gianni Amelio, con Antonio Albanese, Livia Rossi, Gabriele Rendina, Alfonso Santagata, Sandra Ceccarelli. ITALIA 2013
Intrepido, come preannunciato nel titolo, ma anche tenero e antieroico il protagonista del nuovo film di Gianni Amelio, Antonio Pane, cinquantenne milanese disoccupato che s’è reinventato nell’effimero mestiere del “rimpiazzo”. Per qualche giorno, o anche solo per qualche ora, Antonio sostituisce chi si assenta dalla propria occupazione, e lo fa a testa alta, di buona lena, perché a lui lavorare piace, anche se la sua è pur sempre precarietà, cui fa il paio quella sentimentale. Separato da tempo, Antonio intreccia la sua vita con quella del figlio Ivo, musicista di spiccato talento e sensibilità, cui però manca la tenacia tutta paterna nell’affrontare il mondo, e con la vita della giovane e fragile Lucia, anche lei precaria, verso cui proverà qualcosa di molto simile all’amore.
Il personaggio di Antonio Pane, come ha precisato il regista, è stato cucito addosso al suo interprete, il bravo Antonio Albanese che porta sullo schermo uno Charlot dei nostri tempi, scaltro nell’arte di arrangiarsi ma comunque di animo candido come una semplicissima pasta acqua e farina fatta in casa. Il mondo in cui Antonio vive e combatte non è però altrettanto limpido: prepotenza, indifferenza, morte e dolore sono all’ordine del giorno e le nebbie del cuore – un po’come quelle padane – sempre in agguato.
Ecco che allora la schiettezza della pasta acqua e farina non può che essere accostata a un torbido e vetroso sugo al nero di seppia che con la sua matericità a tratti infestante avvolge la pasta fino a fagocitarne il colore, senza però coprirne e tradirne, se ben eseguito, il gusto autentico.
Daniela Dioguardi