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Risotto Acquerello riserva 7 anni all’acqua di tartufo e lingotto di caviale Calvisius
“Da Noi In restaurant”, Milano
Febbraio 2014

 

“IDENTITA’ GOLOSE non è solo “il” congresso gastronomico per eccellenza, quello che ospita il meglio della cucina italiana, è anche una città (Milano) che tutto intorno si muove con eventi collaterali.

Fra questi la cena tenutasi presso il ristorante del Magna Pars hotel, il raffinato “Da Noi In”. A cucinare, oltre a Fulvio Siccardi, il resident chef, c’erano il piemontese Christian Milone, il milanese Eugenio Boer e il campano Giuseppe Iannotti che ha preparato un eccellente risotto all’acqua di tartufo e lingotto di caviale. Eccellente perché ricco di piacevolissimi (e armonici) contrasti: cremoso, ma coi chicchi dal cuore duro; dolce, ma con delle punte di carnale terrosità (data dall’acqua di tartufo) e di leggera ed elegante amarezza (data dai lingotti di caviale). Insomma, un mix di elementi sensoriali allo stesso tempo facili e difficili, popolari e sofisticati, superficiali e profondi che mi fanno pensare a uno dei capolavori di Federico Fellini, “I vitelloni”. In quella pellicola, infatti, si raccontano le vicende di un’umanità cremosa, ai limiti dello scioglievole, tanto è priva di certezze e obiettivi di vita, ma allo stesso tempo dolce, perché capace di suscitare tenerezza e compassione; d’altro canto i tentativi maldestri di questi personaggi – che vivono nella periferia dell’esistenza – di trovare “una” strada, la propria, comunicano da un lato una punta di amarezza, dall’altro una grande profondità di sguardo – quello del regista – che ha a che vedere con le viscere della vita, cioè con la terra, nel suo porre in evidenza le fragilità senza condannarle. Anzi, trasformandole in immagini e suoni tutti da gustare, per quanto sanno d’innocenza e sincerità.

Marco Lombardi