I Piatti
  Tortino al cioccolato
  Harry Potter e i Doni della Morte
  Marzo 2020
   
In un mondo così complesso come il nostro, quando si parla di dessert può apparire scontato pensare alle  composizioni artistiche di grandi pasticceri come Hironobu Fukano o Pierre  Hermè; tuttavia, il punto di forza della cucina, pasticceria inclusa, resta  l’estrema semplicità, tant’è che esistono dei grandi classici a cui nessuno  saprebbe rinunciare. Soprattutto se si parla di cioccolato.
Il tortino al cioccolato allieta l’animo  di chiunque senta il bisogno di un po’ di affetto e comprensione: è un dolce  scenografico e imprevedibile. Non solo, è pura condivisione, un sentito gesto  d’amore per sé e per gli altri. Nasce da un’idea di uno chef francese fuori  dagli schemi definito dalla guida Michelin non solo come un grande artista, anche  un vero e proprio direttore d’orchestra: Michel Bras. È proprio lui che, nel  1981, inventa uno dei dolci più imitati al mondo: le coulant  au chocolat, composto da una pasta di biscotto croccante al  cioccolato ed una ganache al  cioccolato inserita all’interno.
Questo topos di durezza e cremosità mi ha  fatto pensare al capolavoro di J. K. Rowling, “Harry Potter e i Doni della Morte”, più specificamente, al  personaggio di Severus Piton. Prima di morire per mano di Voldemort, Piton consegna  ad Harry delle memorie da leggere nel pensatoio. Se tutti credevano che  l’insegnante fosse un assassino, dopo quelle rivelazioni Harry capisce che in  realtà Severus era un eroe e che l’odio che palesava nei suoi confronti era  solo una copertura: egli aveva infatti amato Lily Evans, la madre del ragazzo  uccisa da Voldemort, pertanto amava Harry. L’immagine sin lì costruita, quindi,  si sgretola, facendo affiorare quella cremosa dolcezza. Avvolgente come un  amore innocente, ma anche un po’ amara, non essendosi potuta consumare: come  quel cuore di cioccolato fondente, appunto.
Raffaella Iozzino